lunedì 17 dicembre 2012

Quest'inverno aggiungeremo diverse rose inglesi, ibridate da David Austin, colui che ha riunito il profumo, il fascino e la bellezza delle rose Antiche con l'ampia gamma di colori e la rifiorenza di quelle Moderne.
Una di queste sara' "Gertrude Jekill"(1986),omaggio alla grande paesaggista e scrittrice, una rosa magnifica, incrocio tra una inglese ed una Portland (stirpe della quale vi parlero'), con fiori di forma antica, rosa intenso ed un profumo inebriante di Old Rose, romantica e forte.
Quella che gia' c'e' l'abbiamo fatta arrampicare ad un muro piuttosto alto e stretto, realizzato da noi alla contadina, che e' la struttura del barbecue, sul quale svetta un camino in cotto.
Vicino alla G. Jekill abbiamo piantato la "James Galway"(2000), dedicata al famoso flautista, sempre di Austin, una rosa che ci dona fiori a cupola nella quale sono pressati tantissimi petali, molto ondulati e perfettamente sistemati, di un rosa tenero, piu' intenso al centro e piu' chiaro verso l'esterno, una meraviglia.
Queste due verdi signore si intrecciano verso l'alto e alla base si trovano alcune" Larissa"(2008), con deliziosi piccoli fiori rosa chiaro," Bad Birnbak"(1999), rosa coprisuolo rosa scuro, entrambe selezionate da un importante famiglia di ibridatori tedeschi, i Kordes ; e" Rose de Resht", una rosa Portland del 1840, forma e colore si uniscono in un fiore splendido, prima cremisi poi porpora, di piccole dimensioni, ma che racchiude bellezza, profumo e rifiorenza oltre ad un fogliame compatto e rigoglioso.


Queste, con le loro numerose sorelle, vanno a formare il nostro piccolo paradiso, del quale siamo profondamente grati e che ci arricchisce ogni giorno di piu'.

lunedì 10 dicembre 2012

Il periodo che va da ottobre a marzo e' quello migliore per piantare le rose a radice nuda(s' intende rosai senza il pane di terra), per chi le ama  questo presenta diversi vantaggi : per prima cosa costano meno di quelle in vaso, poi, c'e' molta piu' scelta ed inoltre la pianta,che si trova nel suo riposo vegetativo, avra' la possibilita' di formare il suo apparato radicale, appena sentira' alzarsi la temperatura, direttamente nella terra umida, la stessa che durante i geli la proteggera' dal freddo.
Dopo l'impianto le ricopriamo di foglie secche e terra,le riscopriremo a fine inverno, inizio primavera, curiosi di nuove forme e colori.
Per noi e ' un periodo divertente durante il quale ci piace progettare gli angoli del nostro giardino, cosi' pensiamo e disegnamo, consultando cataloghi italiani ed europei, immaginando l' effetto finale, creato dalle rose, dalle piante arbustive, perenni, spoglianti, sempreverdi, ecc..



E' sempre una scoperta e un piacere, anche la scelta di una sola pianta.
Questa e' una delle parti delle quali scrivevo nel post precedente,
carteggiate con cartavetro piu' fine,nel senso della vena del legno.
Quanta sapienza in queste linee e nella composizione, un artigianalita' che sconfina nell' arte, un sapere che permane nelle venature del legno.
Dopo la carteggiatura le ho protette con uno strato di cera, che  lucidata, ha reso il tutto vellutato e nutrito.