Il profumo del pane che sta cuocendo in forno si mescola a quello della colla che sto usando per rivestire i cassetti di due comodini.
Nel mio naso la combinazione e' piacevole.
Passo velocemente la mano aperta sulla superficie della carta, facendo attenzione a non creare pieghe, anche se qualche pieghetta dispettosa si fara' vedere.
Guardando fuori, osservo il mio compagno patinare con gesti sicuri, cerca la giusta velatura, ad ogni passaggio si creano delle trame e maggior profondita'.
Il legno brucia nel camino, diffondendo il suo calore speciale e un senso di armonia mi pervade. Sono grata.
Di seguito, qualche scatto dei nostri mobili, dove la bellezza risiede nell' imperfezione, nel cassetto che non scorre perfettamente o nella chiave che si inceppa girando.
Ognuno di questi e' il prodotto delle mani abili e sapienti dei falegnami di inizio 900, e' il frutto di fatica, sensibilita' e conoscenza.
Col nostro lavoro, vorremmo fare onore alle nostre radici, a un mondo che racchiude in se una e tante storie, tante giornate, tempo e polvere ; traendone insegnamento.
E soprattutto, vorremmo ridare il giusto valore a cio' che e' costruito in modo artigianale e che percio' rimane e rimarra' sempre unico.
Il bosco e' un ambiente incantato.
Ti accoglie con le sue braccia grandi e ti avvolge in un abbraccio che sa di muschio.
Qualche giorno fa, di mattina presto, ci siamo stati e ci ha offerto preziosi doni.
Distante dalla strada e dal rumore delle auto, tutto diventa ovattato, nelle narici aria fresca e umida, nelle orecchie solo il rumore dei ricci, che sbattono tra i rami,cadendo.
Negl' occhi tante sfumature di giallo, verde e marrone.
Gli enormi castagni e le bianche cortecce delle betulle sembrano proteggerci durante i nostri passi, nel farli, guardando a terra, vediamo castagne rosicchiate dagli animali, che li' ci abitano, e strati di foglie profumate.
Tornando a casa, ho realizzato qualche scatto, portando dentro le sensazioni del bosco, che sanno di intimita', di raccoglimento e di condivisione col tutto. Sanno di bellezza e calore.
Questo e' un evento che si terra' il primo dicembre a Villanova Monferrato( AL), al quale parteciperemo...
I baccelli secchi appesi all' acacia scoppiettano al sole come popcorn. Le rose ci regalano petali con tinte piu' accese.
La stupenda " Frederic Mistral" ( Meilland 1995 ), una delle nostre rose preferite, robusta e sana, fiorisce e rifiorisce ancora, mostrando corolle grandi rosa cipria con sfumature piu' calde, dal profumo intensissimo, e' come avere davanti al naso un cesto di litchi o ciliegie della Cina.
Mi metto a strappare erba ai piedi della " Mme E. Calvat"( Schwartz 1888),- rosa bourbon, bellissima mutazione della " Mme I. Pereire"( Garcon 1880 ), con fiori rosa pallido-, dicendomi che dovrei infilare i guanti di cuoio, per evitare di ferirmi con le spine, ed ecco che un ramo basso aggancia il dorso della mia mano.
Fa male ma non mi arrabbio, anzi, annuso quel suo fiore incantevole che si sta aprendo tra gli altri ancora chiusi nei loro boccioli e non importa, nulla importa.
Le foglie delle zucche corrono sull'erba e si arrampicano sugli alberi vicini, alcune sono cosi' grandi ricordano certe piante tropicali.
Pian piano si son formati i frutti, belli in ogni fase del loro sviluppo, li trovi dove meno te li aspetti e ti stupiscono strappandoti un sorriso.
Le farfalle sono attirate dall' aroma delle Buddleie, sulle quali sostano felici.
I pomodori colorano l'orto con le loro tinte calde, le zucchine sono abbondanti e la rucola, che ho riseminato da due giorni, alta pochi millimetri, e' gia' profumata come quella adulta.
La menta e' fiorita, il pisello odoroso, finalmente si mostra rigoglioso e ci regala la fragranza promessa dal suo nome.
Le romantiche ipomee" Knowlians Black" e " Caerulea" si annodano strette alla struttura del pergolato che abbiamo costruito quest' anno, riempendo il nostro sguardo di tinte viola, melanzana scuro e azzurro carico.
Intanto la Cornelia, rosa moscata creata dal reverendo J. Pemberton nel 1925, continua a rifiorire sui rami slanciati e curvi, con i suoi grappoli di fiori raffinati color albicocca ramato, rosa e salmone intenso nei boccioli, una vera delizia.
L' ultima micina arrivata, Sissi, insiste nello stendersi sul foglio, guardandomi coi suoi occhi cerulei e cosi' smetto di scrivere.
Il sole picchia e asciuga, non e' esattamente il momento d' oro per le rose, ma questo caldo tanto agognato cerco di trattenerlo in me, come a conservarlo, godendone appieno.
Si sa, l'estate non e' la stagione delle rose, ma devo dire che togliendo i fiori appassiti e bagnando con l' acqua del pozzo, anche se fredda, belle corolle fiorite non mancano mai e noi le apprezziamo ancora di piu'.
I "gighigi " amorosi delle cicale ci riempono le orecchie e lo ozziorinco banchetta con le foglie di qualsiasi cosa, in particolare si e' soffermato su quelle della " Crown Princess Margareta ", rsa inglese di D. Austin, dal caldo colore di albicocca matura, con varie sfumature all' interno e un soave profumo fruttato.
A banchettate sono anche le api, sulla lavanda fiorita, facendo molleggiare le lunghe spighe.
Le hosta ci offrono le loro graziose campanelle lilla chiaro e le Hydrangee si mostrano in tutta la loro opulente bellezza, adorne di gioielli tondi.
Dalle macrophylla con grandi falsi fiori sistemati vicini vicini in tante tinte diverse, dall' azzurro cielo al magenta - porpora, alla H. Arborescens " Annabelle " che e' davvero uno spettacolo, i suoi splendidi corimbi, di grandi dimensioni, sono formati da piccoli fiori bianco avorio, frutto di getti cresciuti nell' anno.
Di forma " a orecchietta", cosi' le chiamo io, sono i sepali della " Ayesha " e della " Hop Corn ",dalle piacevoli sfumature violetto - rosa - lilla, come la " You and Me Romance " con sepali allungati, a formare una stella.
Di alcune non conosciamo nulla, ne il nome ne altro, ma sappiamo che ci piacciono tanto, in particolar modo ce n' e' una con grandi sepali bianchi e arrotondati nei falsi fiori piu' esterni, fantastica.
Aspettiamo il fiorire delle H. Paniculata , delle H. Serrata ed il perpetuo sbocciare di altre rose.
Il "gighigi " dei maschi cicala torna prepotente e copre tutti gli altri suoni.
Una splendida cascata :
" Pierre de Ronsard " ( Meilland 1987 )
