Lo scorso anno, in estate, avevamo deciso,con una coppia di nuovi amici, di curiosare tra gli espositori di un grande mercatino e passeggiando, ci sentiamo chiamare da Sabrina. Lei e Marco avevano visto quella che sarebbe diventata la "Signora Holle".
L'abbiamo caricata sul pick-up e portata in laboratorio, come sempre i nostri occhi l' hanno vista sotto una luce diversa, nuova e fresca.
Le indicazioni che ci avevano dato erano riguardo al colore, che avrebbero preferito fosse chiaro.
Abbiamo smontato la chincaglieria, che avevamo deciso di cambiare, abbiamo carteggiato la superficie, era ricoperta da una vernice ostica.
Abbiamo sostituito i ripiani del corpo inferiore,disfatti dai tarli e uno di quelli superiori, talmente imbarcato che i bicchieri di Sabrina avrebbero dovuto fare grossi esercizi di equilibrio.
Abbiamo poi steso il gesso ed il colore, scelto con loro, al quale abbiamo aggiunto una velatura verde, la lavorazione di usura e una bella mano di cera d'api che lucidata dona quell' aspetto serico, vellutato al tatto.
I vetri li abbiamo sostituiti con vetri trasparenti che avrebbero permesso di vedere le stoviglie all' interno.
L'immaginazione ce la faceva vedere provvista di una bella chincaglieria, cercavamo quella in vetro.
Parlando con mia sorella mi propose proprio dei pomelli in vetro, bellissimi, che abbiamo messo ai cassetti. Data la presenza delle chiavi nelle ante abbiamo scelto con i nostri amici, di lasciarle cosi', senza maniglie.
Abbiamo posizionato il mobile nello spazio che la aspettava, a casa di Marco e Sabrina, che l'hanno accolto gioiosi, come se una tessera del loro mosaico andasse al suo posto.
Appendendo i due fiocchi sulle chiavi delle ante inferiori abbiamo brindato alla rinata credenza chiamata "Signora Holle".
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