Questo mobile l' abbiamo scovato nel biellese, abbiamo pensato che avremmo potuto donargli un nuovo aspetto e farlo rivivere.
Tempo fa ho accennato alla struttura di questa cassettiera con specchio, che e' particolare.
Ha due portine sul davanti, una delle quali puo' essere chiusa con la chiave bloccando i 4 cassetti...avendola letta da poco l' idea per il nome e' andata ad una novella delle " Mille e una notte", la " Custode del giardino ", dove si narra di quattro mercanti che decisero di fare una societa' per andare a commerciare lontano, misero dunque la stessa somma per ciascuno e partirono.
Dopo aver camminato per giorni, passando davanti ad un giardino ombroso con un fresco ruscello, pensarono di fermarsi per avere refrigerio.
Chiesero allora alla custode del giardino di tenere la borsa coi soldi dicendole di non darla a nessuno di loro se gli altri tre non fossero stati presenti...ma come potremmo aspettarci, uno dei mercanti inganno' la donna, si fece consegnare il denaro e scappo'.
Scoperto il malfatto gli altri tre accusarono la custode, la portarono davanti ad un giudice che la condanno' a risarcirli.
Tornando triste e pensierosa verso casa incontro' il suo nipotino che le consiglio' di parlare nuovamente col giudice raccontandogli tutto l'accaduto...cosi' fece ed egli convoco' i tre mercanti dicendo loro che soltanto quando avessero riportato il quarto mercante la custode gli avrebbe reso il denaro.
Come sempre le fiabe ci insegnano che sono l' onesta' e la verita' a vincere e a ripagare ogni nostra azione.
Con queste immagini nella mente ho osservato il lavoro appena finito ed eccomi qua a raccontarvi di una bella cassettiera anni '40, provvista di specchio con fregi in bronzo, alla quale abbiamo deciso di dare una tinta leggera e calda, di tre ripiani con sopra un marmo, che purtroppo non conosciamo, color tortora - senape - avorio, dei pannelli laterali, che abbiamo carteggiato, come il resto delle superfici in legno, togliendo la vernice per esaltarne l'intarsio, dell' antitarme sul retro, della carta con cui ho rivestito i cassetti, degli strati di gesso e di colore, della patina delicata, della chincaglieria ripulita e lucidata, composta da roselline..quelle del giardino della fiaba e del nostro..
Qui, a raccontarvi della profumata cera che la rende vellutata al tatto e di queste due portine laterali che racchiudono ancora una volta tutto il nostro mondo...
Ci guardiamo intorno e c'e' proprio quella allegra confusione che volevamo.L' insieme di tanti tipi di di forme e tante sfumature di colori, che nel nostro intento e nei nostri occhi e' pura armonia.
I fiori e le foglie parlano tra loro e a volte litigano pure, ma il risultato e' sempre un successo.
Nasturzi, iberis, papaveri, hemerocallis, camomilla, consolida imperiale, verbasco, echinacea, houttuynia, lavanda... myosotis anche troppo cresciuti...nandine, roverelle disseminate dal vicino bosco, la callicarpa che si e' adornata di minuscoli fiori, menta piperita che spunta tra le ortensie, nuovamente fiorite...borragine, malva, zucche di parecchie varieta', che ho prodotto da seme e che ora si trovano un po' ovunque...e poi rose, rose e ancora rose a rendere terreno il paradiso dei nostri sogni.
Abbiamo seminato e piantato di tutto e adesso tutto s' incontra, s' intreccia, predomina, soccombe, insomma vive.
Tutto e' espressione di vita, anche quando per l' ennesima volta spostiamo una rosa tentando di trovarle un posto migliore..o quando ne minacciamo un altra perche' non e' vigorosa e forte come vorremmo.
Eh si, alcune si ribellano, concedendo con grande sforzo uno o due fiori smilzi in tutta la stagione, rametti scarni con foglie svogliate e pigre intenzioni, nonostante il buon letame di cavallo.
Ci e' successo pero' di assistere a riprese miracolose di rosai che davamo per spacciati, vedendo rispuntare piccoli e coraggiosi getti.
E' proprio questa la bellezza, mai nulla e' statico in giardino, ogni pianta ha le proprie esigenze, richiede cura, passione e quell' intimo dialogo che prevede rispetto, comprensione e mai controllo totale.
E' sempre bello rientrare a casa.
Quando ancora sto per varcare il cancello con l'auto guardo a destra e a sinistra e i miei occhi si riempono di petali e di colori.
Da una parte c 'e' la poderosa " Polluce ",creata dalla famiglia pistoiese Barni, nel 1987, e' una pianta che rifiorisce volentieri con una cascata di roselline cremisi brillante, con una luce al centro, che lasciano in autunno piccoli cinorrodi arancioni...dall' altra parte c' e' " Castore ", gemello di Polluce nella leggenda greca, anch'essa di Barni, sempre del 1987, differisce dalla sorella per i colore, prima rosa scuro e poi pallido, i corimbi sono anch'essi colmi di fiori.
In entrambe ci sono foglie wichurana lucide e piccole, disposte su rami che si incurvano gioiosi. Le tengono compagnia una salvia, che ho ottenuto da talea , azalee e lychnis coronaria.
Accanto alla Polluce si trovano le " Sommerwind ", rose eccellenti immesse sul mercato dai Kordes (Germania ), nel 1985, con corolle doppie, dentellate, di un luminoso rosa caldo. Piu' in la' la mitica "Mme Alfred Carriere (Noisette di cui vi ho gia' parlato ), in mezzo alla quale fuoriesce " Hercules ", ibridata da Kordes nel 1983, lo deve essere di nome e di fatto poiche' svetta vittoriosa mostrando i suoi fiori rosa chiaro- lavanda, bianco, con un buon profumo e una bella forma antica. Il tutto con tocchi di spirea, lavanda e iperico.
Vicina invece della Castore si trova la " Mutabilis ", rosa cinese originaria dell' Italia, nei primi del 1900, e' una rosa che rifiorisce senza interruzione con una caratteristica adorabile, i suoi fiori, di foggia semplice, come delicate ali di farfalla, sono posati su rami rosso scuro - granata, dapprima sono albicocca, arancio, giallo cuoio nel dischiudersi, ma dopo diventano rosa, cremisi chiaro ed infine cremisi scuro. L'abbiamo piantata qualche anno fa e devo dire che sempre piu' ne apprezziamo colore portamento, vigoria e leggerezza, inoltre e' un arbusto che richiede potature scarse o nulle.
I suoi getti si incrociano in un disordine che amiamo, con quelli della " Mozart ". ibrido muschiato creato da Lambert nel 1937, i fiorellini semplici sono minuti, rosa cremisi- ciliegia nel bordo, che vira al rosa e bianchi verso l'interno, con stami gialli, raccolti in mazzi deliziosi e allegri.
Dietro alla Mozart si alza con tutta la sua potenza e tutta la sua grazia la " Bobbie James "...ma questa e' un altra storia...
La meraviglia e' un emozione che piccole parole non possono afferrare...provero' allora a raccontarla con le immagini..
Camille Pissarro ( Delbard ) Chippendale ( Tantau )
Kronengbourg ( McGredy )
Golden Celebration ( Austin )
Marie Curie ( Meilland )
Betty Boop ( Carruth )
Winchester Cathedral ( Austin )
Lady of Shalott ( Austin )
Amber Sun ( Tantau )
Jubile' du Prince de Monaco ( Meilland )
George Burns (Carruth )
Jacques Cartier (Moreau - Robert )
Abraham Darby ( Austin )